Pregevole statua scolpita in pesantissimo legno da uno scultore palermitano sconosciuto e portata a Casteltermini l’anno 1840.
San Calogero nacque nella Calcedonia (Città dell’Asia minore) nel V secolo. I genitori lo educarono cristianamente. Nel 485, mentre nella sua patria infuriavano lotte religiose, San Calogero, Demetrio e Gregorio (monaci) lasciarono il Paese per andare a predicare altrove e vennero in Sicilia. Questi furono martirizzati a Marsala, San Calogero poté continuare il viaggio fino a Sciacca dove acquistò numerosi proseliti. Viaggiò molto a piedi per la Sicilia predicando ovunque, ma quando ormai vecchio e stanco non poté più camminare, si ritirò nella grotta del monte Kronio di Sciacca, dove ogni mattina vi andava una cerva che gli portava il latte. Visse sempre nella preghiera e nella penitenza fino a quando all’alba del 18 giugno del 550 rese l’anima a Dio. Nel 1490 il suo corpo venne portato nel monastero di Fragalà, vicino a Frazzanò (Me) dove il Santo vi aveva edificato un oratorio cenobitico nel 490.
A Casteltermini il culto di questo Santo è molto ed è sempre invocato per ottenere grazie e miracoli.
Si festeggia la 4° domenica di agosto di ogni anno, in quel giorno viene benedetto tanto pane che viene distribuito ai poveri durante la processione.