La Caritas Italiana è l’organismo
pastorale che opera, per la promozione del precetto Evangelico della carità, su
tutto il territorio. Venne costituita il 2 luglio 1971 con decreto della CEI,
dopo la cessazione della POA (Pontificia Opera di Assistenza).
Per questo nuovo organismo pastorale
l’allora Papa Paolo VI indicava mete non assistenziali, ma pastorali e
pedagogiche.
La Caritas castelterminese è nata il
3 aprile 1992 per desiderio dell’Arcivescovo Mons. Carmelo Ferraro. Già nel
maggio del 1994 fra Giuseppe Di Fatta (o.f.m.) tiene il primo corso di
formazione per i volontari Caritas. Il primo presidente è stato il sacerdote Don
Emanuele Samaritano al quale subentra, nel 1996, Don Filippo Maria Bonanno. Il
nove ottobre dello stesso anno, con approvazione di tutti i volontari, la
Caritas viene dedicata al nostro concittadino Servo di Dio Antonino Petyx e
viene denominata Caritas cittadina “A. Petyx” e il 28 ottobre, viene eletto
presidente l’Arc. Don Giovanni Di Liberto che ancora oggi la presiede.
La caritas non è un gruppo
spontaneo, ma l’organo pastorale ufficiale del Consiglio Pastorale Parrocchiale
(CPP) e va presentato come tale alla comunità perchè coglie e segnala alla
stessa tutti i bisogni dei fratelli in difficoltà. Ha lo scopo, non di
rispondere ad un singolo, ma di sensibilizzare la Parrocchia nel suo insieme,
stimolare e armonizzare i gruppi e le iniziative esistenti e farsene carico sia
con risposte dirette, sia stimolando la società civile attraverso servizi
sociali (art. 2 dello statuto).
Promuove l’avvento di fraternità, la
Quaresima di carità, la ricerca sui “poveri” della comunità; segnala le
emergenze esterne che richiedono solidarietà; crea occasioni sistematiche per
incontri fra i vari gruppi; ha quindi il compito di animare (non dirigere) tutti
i gruppi assistenziali e caritativi della parrocchia (art.2 e 3).
La Caritas si muove in stretto
collegamento con il gruppo dei catechisti e con gli animatori della liturgia,
così da consentire che il cammino di formazione catechistico e di vita
liturgica, siano momenti di crescita della carità (art. 4).
Inoltre, opera come meglio può in
concerto con le Autorità civili e militari, con gli enti pubblici (ASL, Giudice
di Pace, Ufficio Solidarietà Sociale), Volontari (Dame Vincenziane,
Misericordia, etc…), gruppi e associazioni parrocchiali.
I componenti della Caritas
parrocchiale si incontrano con regolarità per formarsi, progettare, verificare
il lavoro, collaborare con gli altri ambiti della vita parrocchiale e aggiornano
sempre il CPP.
La Caritas si prodiga per venire
incontro, in modo tempestivo e adeguato ai bisogni ed alle emergenze riguardanti
bambini, anziani, malati e famiglie in difficoltà e, oggi anche degli immigrati
che sono presenti nel nostro paese, organizza incontri ricreativi per gli
anziani. Ai bambini da sostegno per difficoltà scolastiche, merenda,
sostentamento economico e abbigliamento. Promuove e realizza vendite di
beneficenza, lotterie e sorteggi per ricavare fondi necessari per il
sostentamento dei bisognosi. Dal gennaio 2007 attinge anche direttamente al
banco alimentare di Palermo.
Abbiamo bisogno di volontari, ma di
quelli veri, pronti a sacrificare anche parte di attenzione alla propria
famiglia per rispondere alla chiamata di Dio: “quello che avete fatto ad uno di
questi fratelli l’avete fatto a Me”. Non tutti quelli che lavorano con noi sono
componenti della Caritas ma semplicemente dei volontari, per entrare nel nostro
organismo bisogna prima praticare come volontari per almeno tre anni
consecutivi, trascorso questo periodo si esprime una propria promessa di:
fedeltà, silenzio e carità, dopo un anno si formula il “giuramento” che viene
proclamato pubblicamente il 5 giugno ricorrenza della nascita del nostro Servo
di Dio Antonino Petyx, di cui la caritas ne porta con orgoglio il nome per la
sua particolare “carità”.
Da Ottobre 2010 a
marzo 2011 con anziani e loro famiglie riuniti per due volte alla
settimana, presso il salone Alcamisi della Chiesa Madre, per
svolgere attività ricreative e socializzanti.